Monte ZERBION (2719 m.)

Val d'Ayas
AO

La Madonnina sulla vetta dello Zerbion

le immagini più belle

La cresta finale con la vetta e la Madonnina   


Mappa dell' Itinerario


DISLIVELLO:
850 m. circa

ESPOSIZIONE: inizialmente est, quindi nord-est, un tratto a Nord presso il Colle
Portola, poi in cresta.

DIFFICOLTA': E (in assenza di neve e ghiaccio)

BREVE DESCRIZIONE
Lo Zerbion è una vetta dalle forme slanciate, da cui ha inizio lo spartiacque
tra la Val d'Ayas e la Valtournanche.  Punto panoramico eccezionale e per questo celeberrimo, è ben visibile a chi percorre il solco vallivo principale aostano nel tratto compreso tra Verres
e Saint Vincent; le sue forme sono particolarmente eleganti se osservate dalla provinciale che da Brusson sale verso Extrapieraz, mentre appaiono meno severe se guardate dai pianori attorno a Periasc.  La salita fino alla vetta è comunque una facile escursione; essa può essere effettuata sia dal versante della Valtournanche che da quello della valle dell'Evançon: in entrambe le circostanze si raggiunge prima il Colle Portola (mt. 2410) e poi da questo si segue un evidentissimo sentiero che conduce senza problemi fino in vetta.   L'itinerario qui descritto ha come base di partenza Barmasc, in Val d'Ayas: il minore dislivello da percorrere ed il fatto che si arrivi al Colle Portola con un sentiero e non con una strada sterrata inducono infatti a preferire il versante orientale dello Zerbion.   Si tenga presente che l'escursione si effettua senza alcuna difficoltà (E) nel periodo estivo e comunque in assenza di neve e ghiaccio: in condizioni diverse il tratto poco prima del Colle Portola e poco prima della vetta possono richiedere qualche attenzione.   Il relativo isolamento dello Zerbion rende il panorama visibile dalla sua sommità di carattere sicuramente eccezionale: dalla vetta lo sguardo precipita lungo ripidissimi dirupi verso la Val d'Ayas mentre segue un versante più dolce verso le conche di Saint Vincent e di Antey Saint André; verso nord sono inoltre ben visibili Cervino e Monte Rosa mentre in distanza appaiono il Gran Paradiso e ancora più lontano, a chiudere il solco vallivo aostano, il Rutor ed il Bianco.

Claudio Trova, Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua

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