DISLIVELLO: 935
m. considerando le perdite di quota
ESPOSIZIONE: inizialmente cresta in pieno sole
orientata Est-Ovest (brevi tratti esposti a Nord), quindi versante esposto a
Nord-Est fino al forte Giaura, infine lungo tratto di sentiero rivolto a
Sud-Est
DIFFICOLTA': E fino alla cima Sud (croce);
la cima Nord si raggiunge superando una cresta di difficoltà EE lunga
alcune decine di metri
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BREVE
DESCRIZIONE
Tra le montagne che circondano Limone Piemonte e Limonetto, la Rocca
dell'Abisso è senza dubbio la vetta che suscita le maggiori attenzioni
dei numerosi turisti francesi, piemontesi e liguri che trascorrono i
propri giorni di vacanza in quest'angolo del cuneese, noto in verità
soprattutto per lo sci alpino. La Rocca merita naturalmente la sua fama,
sia per le sue forme aspre ed imponenti sia per il panorama di prim'ordine
che si ammira dal suo punto culminante; nessuna cima più alta, infatti,
impedisce di ammirare paesaggi che si perdono verso i luoghi più lontani
almeno in tre direzioni: soltanto verso ovest i "tremila" delle
Alpi Marittime e le numerose tormentate cime che li circondano pongono un
limite allo spaziare dello sguardo. La presenza dei laghi di Peirafica,
annidati sotto il versante francese, vivacizzano il paesaggio dell'alta
valle Roya mentre più lontano il Monte Bego e gli altri rilievi che
formano il solco della Valle delle Meraviglie evocano suggestioni
preistoriche.
L'escursione nel seguito descritta sale anche altre due vette: la Cima di
forte Pernante e la Cima di Salauta, interessanti la prima per la presenza
di una costruzione edificata da un'impresa di Alessandria a partire dal
1883 a scopi difensivi, su ordine ovviamente di casa Savoia, e la seconda
per motivi botanici, oltre che per i resti di alcune postazioni militari;
l'itinerario tocca anche il forte Giaura, più imponente del precedente e
anch'esso circondato da un profondo fossato.
L'itinerario
dettagliato è stato pubblicato su
LA RIVISTA DEL TREKKING -
Ottobre 2000
Claudio Trova,
Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua
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