DISLIVELLO:
700 m. circa
ESPOSIZIONE: nord
DIFFICOLTA': E;
da 2050 metri circa si procede a vista fuori sentiero; in
condizioni di scarsa visibilità, il percorso può presentare qualche difficoltà.
In caso di innevamento residuo, giunti sulla cresta sommitale oltre i 2240
metri di quota, occorre prestare attenzione ad un lungo crepaccio che incide
profondamente la roccia, seguendo la direzione deella cresta e che potrebbe
nascondersi sotto insidiosi ponti di neve.
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BREVE
DESCRIZIONE
L'Alpe di Devero è luogo incantevole nel cuore delle Lepontine; molti escursionisti frequentano i suoi sentieri ma i camminatori risalgono
soprattutto i pendii in direzione del lago di Devero e delle cime circostanti; in
direzione opposta, la meta più frequentata è certamente il lago Nero, mentre
non molti si spingono fino alla vetta del monte Cazzola: i tracciati che raggiungono il punto culminante non sono molto evidenti, spesso si perdono
e le segnalazioni non sono certo frequenti. La cima merita tuttavia una gita, sia per l'incantevole paesaggio
attraversato sia per lo stupendo panorama che circonda a 360 gradi l'erbosa
cupola. Pianori verdeggianti, radure nel bosco di larici anticipano le praterie
sommitali e la cima tondeggiante; dalla croce di vetta si possono ammirare
verso ovest e nord-ovest l'intera catena Helsenhorn-Cervandone, verso nord
il lago di Devero (a lato del quale si distinguono il panettone del monte del
Sangiatto ed il più impervio Cobernas) e la lontana glaciale Punta d'Arbola.
Verso sud il panorama è invece riempito dall'imponente mole del gruppo monte Cistella-Pizzo Diei, mentre verso oriente si distinguono il cono del
Pizzo della Sella, ai piedi del quale spunta la cima del Pizzo Tèggiolo, sullo
sfondo del quale s'innalzano le cime glaciali del Vallese (Weissmies e dintorni).
Claudio Trova
& Giuliano Tomasetti
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