BREVE
DESCRIZIONE
La Cima della Bocchetta di Campello (o della
Bocchetta di Rimella), non denominata sulle cartine normalmente in
commercio, costituisce una evidente vetta dalle forme arrotondate, vetta
che s'innalza con decisione sulla destra del colle omonimo (per chi
osserva dal versante valsesiano), con un dislivello di circa 100 metri.
Ben evidente già dal tratto iniziale dell'itinerario che sale dalla zona
di San Gottardo, una caratteristica frazione non raggiunta da alcuna
strada carrozzabile (anno 1994), costituisce la meta di una facile e
distensiva escursione che si svolge per ampi pascoli caratterizzati
dall'abbondante presenza di brughiere.
Alla Bocchetta di Campello (o di Rimella), anticamente frequentemente
attraversata dalle popolazioni appartenenti alle comunità walser delle
due località, sono presenti numerosi segni della presenza umana: alcune
targhe (una preghiera e la scritta in lingua walser "Schtroner
Vurku"), un tavolo in pietra e legno, alcuni seggi: già dal colle lo
sguardo spazia verso l'alta Valle Strona consentendo di osservare alcune
cime di importanza locale (la Cima Capezzone, alta 2421 m., e il Monte
Ronda, più lontano, che raggiunge i 2414 m.).
Dalla Cima di Campello lo sguardo può spaziare anche sulla cresta
spartiacque tra Valsesia e Valstrona, in particolare verso la cima
dell'Altemberg (2394 m., in direzione Nord-Ovest) e verso il Monte Capio
(m. 2172, verso Sud-Est).
L'itinerario è interamente esposto a mezzogiorno: per le quote non
elevate è quindi consigliabile nelle stagioni intermedie, in particolare
in autunno, quando la neve già imbianca le vette più alte.
Claudio Trova
& Giuliano Tomasetti
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