Forte di PATTACREUSE (circa 2385 m.)

Val Cenischia
F-73 - Depart. Savoie


Mappa dell' Itinerario

FOTO A LATO :

la caserma all'ingresso del forte
sfondo: Haute Maurienne

   ALTRE IMMAGINI

 la zona dove si trova il forte dalla partenza
 attraversamento della diga del Moncenisio 
 punta del Lamet e Rocciamelone dal forte  
 passo del Moncenisio visto dal forte  
 Petit Mont Cenis (a destra) dal forte  

Caratteristiche generali dell'escursione

Descrizione della meta: l’ancien fort de Pattacreuse (italianizzato in Pattacroce) fu costruito dal Regio Esercito Italiano nel 1889 come presidio di artiglieria con chiari scopi antifrancesi. Ridotto a postazione di fanteria dopo la costruzione del forte Turra da parte dei Transalpini, tornò ad essere nel 1930 una postazione dotata di cannoni rivolti questa volta verso il Piccolo Moncenisio: risale a questo periodo la costruzione della caserma che si incontra all’ingersso del forte.

La costruzione, assai articolata e molto estesa in superficie e sottoterra ma difficile da apprezzare in tutta la sua pienezza se non da immagini aeree, forma un poligono con una larghezza massima di circa 80 metri ed una lunghezza massima fino a 170 m , delimitato da fossati profondi.

Tutta l’area interna è da percorrere con cautela per la presenza di gradoni, ripide scale, salti: esistono anche aperture percorribili per la visita dei locali interni (freddissimi e spesso invasi dalla neve) ma la discesa nei cunicoli è pericolosa e riservata a personale esperto.

Caratteristiche del panorama: il forte è in posizione estremamente panoramica, con ampia vista sia sul lago e sul passo del Moncenisio, sia sul vallone e sul colle del Petit Mont Cenis. Splendida è anche la vista sulle cime del versante orientale della val Cenischia, con la grande bastionata rocciosa che parte dalla pointe de Ronce per terminare ai 3505 m . della punta Lamet, circondata da piccolo ghiacciai; più lontano, verso sudest, si nota la cuspide del Rocciamelone.

Caratteristiche della vegetazione: si cammina tra praterie d’alta quota; splendida è la fioritura dei rododendri in luglio.

Altri motivi di interesse: l’attraversamento a piedi della diga (percorsa da una carrareccia ad uso del personale della Società EDF ma purtroppo aperta al traffico “a rischio e pericolo degli utilizzatori”) rappresenta sicuramente un momento di grande interesse; la diga è un tipico esempio di sbarramento a terra e pietrame e  la passeggiata lungo il colmo della grande barriera (lunga circa 1 km e 700 m ) offre suggestivi scorci sull’immenso lago artificiale (lungo fino a 5 km e largo fino a 2 km nei periodi di massima espansione).

Caratteristiche tecniche dell’escursione

Località di partenza: bivio sulla strada internazionale del Moncenisio, versante idrografico sinistro, quota 2030- 2015 m . circa.
Accesso stradale: seguendo la strada internazionale del Moncenisio, si passa alla base della diga e si risale con un ampio tornante il lato orientale della val Cenischia; quando la strada inizia a percorrere la sponda est del grande lago, mantendosi parecchi metri più in quota, si incontra presto una deviazione a sinistra, deviazione che stacca uno sterrato che scende verso la grande barriera in terra e pietra. Lo sterrato è piuttosto sconnesso: per questo motivo e per rispetto verso l’ambiente e per godere appieno dell’attraversamento pedonale della grande diga, si consiglia di parcheggiare subito all’inizio dello stesso, a quote comprese tra 2030 e 2015 m . circa.

Dislivello: 500 m . circa considerando le perdite di quota

Esposizione: dopo un primo tratto in fondovalle (superamento diga), si attraversano dapprima versanti orientati a nordest (fino a 2100 m . circa) e quindi ad est e sudest.

Difficoltà: T/E; itinerario interamente su sterrato e vecchie strade ex-militari ma piuttosto sviluppato in lunghezza ( 16 km a/r).

Tempo di percorrenza: 2 ore per l’andata

Segnaletica: nessuna per il forte.

Punti d'appoggio: nessuno

Attrezzature indispensabili: normale attrezzatura da trekking.

 

 

Claudio Trova

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