BECCA D'ARAN (2968 m.)

Valtournenche
AO

  Mappa dell'itinerario

NELLA FOTO A LATO:

dalla cima NE (2968 m.) verso la Becca Trecare; in basso è visibile la cima centrale (m. 2950)

ALTRE IMMAGINI:

        


L'ultimo tratto di salita alla cima NE

Informazioni generali

Ben visibile da Valtournenche, la Becca d’Aran si presenta dalla nota località turistica valdostana con un’imponente parete rocciosa, accessibile solo ad esperti alpinisti; il suo aspetto ed il fatto che il versante sud-est presenti una via d’accesso escursionistica, insieme al vasto panorama che offre il punto culminante, ne fanno una meta assai ambita tra i villeggianti.

In letteratura (Guida ai Monti d’Italia del CAI-Touring, di Gino Buscaini), si parla di una vetta sud-ovest (m. 2864), di una cima centrale (quotata 2952 m.) e di una vetta nord-orientale, quotata 2968 m., che costituisce il punto culminante e che appare sormontata da una croce metallica: si ritiene di fare riferimento a tale autorevole bibliografia ma è bene tenere presente che in zona le indicazioni parlano di “Becca d’Aran, m. 2950”, forse riferendosi alla cima centrale.

La salita alla vetta è in realtà abbastanza impegnativa, soprattutto per il fatto che sia a metà percorso, sia nella parte finale s’incontrano alcune difficoltà che la rendono consigliabile solo ad escursionisti esperti: dapprima si deve infatti superare una frana, con un passaggio poco esposto ma molto disagevole, mentre poco prima della vetta si deve superare un ripido pendio detritico che offre tratti piuttosto aerei, da percorrere camminando, con un minimo ausilio delle mani ma con molta cautela.

Dal punto culminante il panorama è grandioso: se da una parte troneggiano il Cervino e la Dent d’Hèrens con le Grandes Murailles, verso nord appare lo splendido Plateau Rosa mentre verso est e sud-est si dispongono in rassegna le vette più note della conca di Cheneil, che spesso superano i tremila metri: la Roisette, il Grand ed il Petit Tournalin, la becca Trecare, il Bec di Nana.

Più lontano, verso sud, si distinguono nettamente la punta Tersiva ed il Gran Paradiso.

  

Caratteristiche dell’escursione

Località di partenza: parcheggio a valle di Cheneil (m. 2040 circa)

Dislivello: 920 m. circa

Difficoltà: EE+ ; a circa metà percorso è presente un passaggio attraverso una frana non esposto ma assai disagevole mentre la salita dal colletto tra la cima centrale e la cima nord-est (la più alta), per circa 50-60 m. di dislivello, presenta alcuni punti esposti su pendio ripido, da percorrere con cautela.

Esposizione: il percorso è esposto fino a 2650 m. circa prevalentemente a ovest; il tratto da tale quota alla vetta è orientato a sud-est.

Segnaletica: sentiero n. 26 (scritta nera su cerchio di vernice gialla e segnaletica verticale, essenzialmente frecce), molto frequentato; sono inoltre presenti tacche e frecce di vernice gialla.

Punti d’appoggio: nessuno

Periodo consigliato: estate ed inizio autunno, purché in assenza di neve.

 

Itinerario completo pubblicato sul volume:
Claudio Trova
"Cime per tutti Vol. 2 - Dalle valli valdesi all'Ossola"

Edizioni del Capricorno, Torino, 2012.

Claudio Trova

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