Informazioni generali
Ben visibile da Valtournenche, la Becca d’Aran si presenta dalla nota
località turistica valdostana con un’imponente parete rocciosa,
accessibile solo ad esperti alpinisti; il suo aspetto ed il fatto che il
versante sud-est presenti una via d’accesso escursionistica, insieme al
vasto panorama che offre il punto culminante, ne fanno una meta assai
ambita tra i villeggianti. In letteratura
(Guida ai Monti d’Italia del CAI-Touring,
di Gino Buscaini), si parla di una vetta sud-ovest (m. 2864), di una cima
centrale (quotata 2952 m.) e di una vetta nord-orientale, quotata 2968 m.,
che costituisce il punto culminante e che appare sormontata da una croce
metallica: si ritiene di fare riferimento a tale autorevole bibliografia
ma è bene tenere presente che in zona le indicazioni parlano di “Becca
d’Aran, m. 2950”, forse riferendosi alla cima centrale. La salita alla vetta è in realtà abbastanza
impegnativa, soprattutto per il fatto che sia a metà percorso, sia nella
parte finale s’incontrano alcune difficoltà che la rendono
consigliabile solo ad escursionisti esperti: dapprima si deve infatti
superare una frana, con un passaggio poco esposto ma molto disagevole,
mentre poco prima della vetta si deve superare un ripido pendio detritico
che offre tratti piuttosto aerei, da percorrere camminando, con un minimo
ausilio delle mani ma con molta cautela. Dal punto culminante il panorama è grandioso: se da
una parte troneggiano il Cervino e la Dent d’Hèrens con le Grandes
Murailles, verso nord appare lo splendido Plateau Rosa mentre verso est e
sud-est si dispongono in rassegna le vette più note della conca di
Cheneil, che spesso superano i tremila metri: la Roisette, il Grand ed il
Petit Tournalin, la becca Trecare, il Bec di Nana. Più lontano, verso sud, si distinguono nettamente la punta Tersiva ed il Gran Paradiso.
|
Caratteristiche dell’escursione Località di partenza: parcheggio a valle di Cheneil (m. 2040 circa) Dislivello: 920 m. circa Difficoltà: EE+ ; a circa metà
percorso è presente un passaggio attraverso una frana non esposto ma
assai disagevole mentre la salita dal colletto tra la cima centrale e la
cima nord-est (la più alta), per circa 50-60 m. di dislivello, presenta
alcuni punti esposti su pendio ripido, da percorrere con cautela. Esposizione: il percorso è
esposto fino a 2650 m. circa prevalentemente a ovest; il tratto da tale
quota alla vetta è orientato a sud-est. Segnaletica:
sentiero n. 26 (scritta nera su cerchio di vernice gialla e segnaletica
verticale, essenzialmente frecce), molto frequentato; sono inoltre
presenti tacche e frecce di vernice gialla. Punti
d’appoggio: nessuno Periodo consigliato: estate ed inizio autunno, purché in assenza di neve.
Itinerario
completo pubblicato sul volume: |
.© - Testi e foto sono protetti da Copyright - Ogni riproduzione deve essere autorizzata dall'autore |