Cima del SOLEGLIO BUE (2412 m.)

Valle Maira
CN

   Mappa dell' Itinerario

NELLA FOTO A LATO:

dalla cima le forme aguzze del
Monte La Bianca (a sinistra) e della
Rocca La Meja (a destra)

   ALTRE IMMAGINI        

Pranzo in cima, con vista sui
roccioni del Piutas e sul monte Cassorso 


Dalla cima verso la
Rocca delle Sommette 

Informazioni generali
Il toponimo Soleglio Bue indica propriamente il colle tra il vallone di Preit ed il vallone di Unerzio, entrambi tributari del solco vallivo principale della valle Maira; presso il valico esistono tre punti culminanti ben distinti: mentre a nord-ovest è evidente la Rocca delle Somette, una bella vetta raggiungibile con percorso in cresta abbastanza aereo, nella direzione opposta spicca un torrione roccioso, il monte Piutas, anch’esso raggiungibile con salita non propriamente escursionistica.   Tra le due vette esiste un terzo punto culminante, localizzato più esattamente tra il passo ed il Piutas,
anch’esso superiore a 2400 metri .
Si tratta di una sommità erbosa, ben distinta ma comunque facilemte risalibile grazie ad un evidente sentiero: la cima, riportata sulla guida CAI-TCI come “Quota 2412” ed erroneamente indicata come Piutas sulle vecchie cartine dell’IGM, può di fatto essere indicata con lo stesso toponimo del colle
Dal punto culminante il panorama è ampio e ricco di spunti interessanti: mentre il direzione nord-ovest appare evidente il Monviso, il direzione praticamente opposta si delinea ben evidente rispetto alle altre montagne l’inconfondibile profilo del monte Oronaye, che con i suoi 3100 m . di rocce stratificate campeggia alle testata del vallone di Unerzio.
Ampia è anche la visione sull’alta valle Maira, in direzione della quale si distinguono facilmente in primo piano (spartiacque sinistro del vallone di Unerzio) i monti Midia ed Estelletta, mete di piacevoli escursioni; verso nord appare il vallone di Traversiera, il monte Chersogno e, quasi a picco su Acceglio, i dirupi della punta Culour.
Verso sud l’attenzione non può che essere calamitata dalle forme aguzze della Rocca La Meja , che da qui si mostra come una lama innalzata verso il cielo, e del monte La Bianca , dai pendii ripidissimi.

Una curiosità: il curioso nome Soleglio Bue pare che derivi dalla maldestra distorsione del termine francese “beau soleil”

Caratteristiche dell’escursione

Località di Partenza: quota 1740 m. circa strada Canosio-Gardetta

Dislivello: 670 m. circa

Difficoltà: T fino a 2265 m., quindi E; complessivamente T/E.

Esposizione: sud-est. 

Segnaletica: segnaletica verticale a inizio percorso, quindi tracciato evidente (strada sterrata fino a 2265 m. circa).

Punti d’appoggio: nessuno.

Periodo consigliato: da maggio a ottobre.

Claudio Trova, Giuliano Tomasetti & Fulvio Ferrua

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